La Palla Di Pelle Di Pollo N.4
Ultima storia del pollo Apelle, caro rampollo del gallo Apollo
Un polletto mai satollo di capricci e marachelle
Becca, razzola d'intorno, senza combinare niente
E si sveglia solamente a mezzogiorno
E passa il tempo così:
Apelle, figlio di Apollo, fabbrica corde di pelle di pollo
Ed ogni pollo ci si trastulla, pigola, ..., gioca, saltella
Con quelle corde di pelle di pollo, fatte da Apelle, figlio di Apollo
Chi per perdere qualche chilo con la corda ci si allena
Chi cammina sopra il filo, chi si slancia in altalena
Senza tregua né respiro, le galline bianche e brune
Si cimentano nel tiro della fune
Un guaio succederà!
La signora del colono, che ogni tanto si scapriccia
Vuol di volpi una pelliccia ed il marito per quel dono
Che purtroppo costa caro, bisognoso di denaro
Vuol portar dal macellaio il pollaio
Che cosa li salverà?
Apelle, figlio di Apollo, fa cento corde di pelle di pollo
Ed ogni pollo monta a cavallo, parte al galoppo, salta il cancello
Han tutti un lazo di pelle di pollo, fatto da Apelle, figlio di Apollo
Fischi e lacci in mezzo al campo, vanno a segno tutti i colpi
E nel volgere di un lampo, sono prese cento volpi
Ne vien fuori una pelliccia, più un cappotto, più una stola
E il padrone, lieto in faccia, si consola e i polli non tocca più
E da quel giorno, polli e pulcini, galli, capponi, oche e tacchini
Senza paura, senza tormenti, vissero tutti felici e contenti
Grazie ad Apelle, figlio di Apollo e alle sue corde di pelle di pollo
Grazie ad Apelle, figlio di Apollo e alle sue corde di pelle di pollo