Soulitudine

Giaime Mula, Massimo Corini

Stare solo mi spaventa più di ogni altra cosa
Voglio un corso di sopravvivenza per ogni persona
Le mie cuffie, nelle orecchie
Fanno a gara per chi mette più
Suono dentro ai timpani
E sprofondo via dagli incubi
Questa non è musica da froci
Né tanto meno musica per machi
Si chiama musica se taci
Setacci sprazzi di luce
Ma questa notte non arrivano i Re Magi
E piangi, lasci che i tuoi pensieri caschino su guance calde
Senza sole io non vedo bene le anime, amen
Madre, come facciamo a stare al buio?
Io piuttosto urlo aiuto: "Al lupo!"
Giuro che, prima di addormentarmi (cosa?)
Sento il cuscino ripieno di drammi
Dammi persone affianco se mi sento affranto
Perché non affronto 'sti problemi con gli psicofarmaci

Vorrei tanto non pensare
A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare
Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male
Non vedo solitudine
La sento respirare
Vorrei tanto non pensare
A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare
Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male
Non vedo solitudine
La sento respirare

Ora capisco perché scrivo i miei testi di notte (perché?)
È per tenere impegnata la mia testa di notte
Io da piccolo non ho mai avuto amici immaginari
Ma avevo amici emarginati
E di giorno insieme agli altri sto a posto (sto a posto)
Ma di notte sono meditabondo
Ferite a bordo del mio corpo
Tristi pensieri a quelli allegri spezzano l'osso del collo
Sta notte solitaria non passa all'alba
Non passa l'aria, soffro d'asma
Schermi al plasma brillano di luce propria
Ora van di moda e sono la mia droga (già)
Amici inaspettati multimediali
Grazie ai quali scrivo un'altra strofa, un'altra volta
Quelli in carne ed ossa a quest'ora stanno dentro i sogni
Beati loro, ma noi no frà

Vorrei tanto non pensare
A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare
Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male
Non vedo solitudine
La sento respirare
Vorrei tanto non pensare
A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare
Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male
Non vedo solitudine
La sento respirare

Prima c'eran petali di rose sul letto
Ora solo spine ed il mio sangue infetto
Braccia attorno al corpo, poi le mani intorno al collo
Rimango solo e manco me ne accorgo
E tu, caro amico, nel momento del bisogno
Sparisci nella notte, svanisci come un sogno
Io che vorrei solo parole di conforto
Passo la serata in un bicchiere senza fondo
Giù, nei meandri della mente per cercarsi
Con la testa nel cuscino che mi spreme le sinapsi
Siamo soli e lontani come gli astri
Proviamo ma non riusciamo ad amarci
Quante volte vorrei farti uscire dalla mente a calci
Tanto che ormai ho smesso di provarci (ho smesso)
Prego il dio Morfeo per addormentarmi
E spero che l'insonnia stia per abbandonarmi

Vorrei tanto non pensare
A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare
Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male
Non vedo solitudine
La sento respirare
Vorrei tanto non pensare
A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare
Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male
Non vedo solitudine
La sento respirare
Vorrei tanto non pensare
A volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare
Sto a origliare le mie pare col cuscino che fa male
Non vedo solitudine
La sento respirare

Curiosidades sobre la música Soulitudine del Giaime

¿Cuándo fue lanzada la canción “Soulitudine” por Giaime?
La canción Soulitudine fue lanzada en 2013, en el álbum “Blue Magic ”.
¿Quién compuso la canción “Soulitudine” de Giaime?
La canción “Soulitudine” de Giaime fue compuesta por Giaime Mula, Massimo Corini.

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