Così cosà

Filippo Uttinacci

(Due, tre quattro)

Di questi tempi di carta e di fumo
Chissà che cosa sarà
Delle mie larghe vedute
Tutte quelle volte che ho detto
"È meglio di no"

E le sue mani nel cinema al buio
Chi se le ricorderà?
Quando si entrava dalla finestra
E poi si usciva di testa
Si usciva di testa

Non siamo neanche a metà
Ma in fondo chi lo sa
Che diventeremo
Che smetteremo di fare
Sì, però a me non mi va
Di scendere a patti
Sto bene con gli alti e bassi
Anche se un po' così, un po' cosà

Ma se vuoi fare solo rumore
E vuoi vivere almeno una storia d'amore al minuto
Non riesco a capire
Se hai bisogno d'aiuto
O era un modo di dire

Voglio una religione
Voglio fondare una band, fare le prove
Avere un ottimo rapporto col pallone
Stare seduto dritto, attento
Invece di guardarmi dentro
E poi alla fine di ogni giorno premo un tasto e sono spento

E se rimango a metà
Come stai? Come va?
Cosa fai stasera?
Dove ti porto a mangiare?
Ma sì, alla fine mi va
Di scendere a patti
Almeno restiamo intatti
Anche se un po' così, un po' cosà

Ma se vuoi fare solo rumore
E vuoi vivere almeno una storia d'amore al minuto
Non riesco a capire
Se hai bisogno d'aiuto
O era un modo di dire

È così e cosà
È così e cosà
È così e cosà
È così e cosà
Da così a cosà
Né così, né cosà
Se è così, è cosà
E così e cosà

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