Esseri speciali
Quando sono nato c'era un gran casino
E non sapevo cosa fare, se piangere o litigare
Mi guardo allo specchio, ho il naso schiacciato
Un incontro di pugilato, un africano pallido
Un cantautore squallido
Cresco in fretta tra le tette di mia madre
E mi ritrovo in piedi senza farlo apposta
Cammino, corro, cado, mi faccio male
E ascolto per la prima volta musica
E mi sembra di sentire un'orchestra
Che suona i miei sentimenti, duemilaottocento elementi
E mi sembra di volare
Siamo esseri speciali, così fragili, così stupidi
Siamo esseri affamati, così deboli e arroganti
Riproduco suoni e rido, e piango, e cago
Sono felice e rido, e piango, e cago
Cominciano a crescermi i peli sulle gambe
Io mi tocco quasi come fossi un estraneo
Un amico, un coetaneo
Prima dei numeri, delle statistiche
Prima dei saldi e dei convegni
Prima dei lunedì e delle ferie
Prima di far l'amore o di pretendere
Siamo esseri speciali, così fragili, così stupidi
Siamo esseri affamati, così deboli e arroganti
Siamo esseri speciali, così unici, inestimabili
Siamo esseri affamati, così piccoli e imprevedibili
Istinti animali, guardiamo le stelle, perdiamo gli affari
Dentro fasi lunari, abbracci violenti, sorrisi amari
Ci vogliono i milioni, ci vogliono i migliori
Siamo esseri speciali, estremamente normali
Siamo esseri speciali, così fragili, così stupidi
Siamo esseri affamati, così deboli e arroganti