Genova
Voi con i vostri caschi lucidi
Della polvere delle strade e del dolore dei vostri fratelli
Voi, cani da guardia delle guardie
Riflessi nello specchio, in equilibrio quasi perfetto
Mi avete preso alle spalle
E non potuto far altro che gridare
Tutto questo odio, pensavo
Non porterà certo a nient'altro di buono
Io e te infatti e da mesi che ormai non ci guardiamo più in faccia
Nel sole asciutto del nostro futuro
Di una giornata, in fin dei conti, potenzialmente tranquilla
Genova
Genova
Genova
Voi e i vostri palazzi d'oro
Colazioni di lavoro
E nel vento l'incombenza
Di un colpo di stato
Voi e le vostre piazze fiorite
Di una democrazia da carro armato
Di ordini e gemoetrie
Da nazismo in prima serata
Verso le tre del pomeriggio
Avevate bisogno di nuovi ordini, nuove divise e nuovi ideali
Perché quelli vecchi erano lordi
Del sangue della gente, del sangue dei vostri fratelli
Le mani sugli occhi ma il cuore sempre da una parte sola
E tu che piangi mentre dici "ma non vedi, non lo vedono
Che così li ammazzeranno?"
Genova
Genova
Genova
E poi tutto è finito, tutto passa
Tra le commedie in nome del bene
Tra chi è uscito pulito
E chi è uscito in catene
E tu mi dici "hai occhi uguali ai loro
Mentre insulti i tuoi migliori amici"
Hai ragione, dio quanto mi vergogno
Dio quanto mi vergogno
E adesso davvero non sento più niente
Tutto è passato
Tutto quanto è così lontano
Genova
Genova
Genova