Dioniso

Cesare Liberatori

E' iniziata sotto casa con un pallone di pezza
Le porte con le maglie con le maglie stese a terra
I tuffi dentro l'esistenza i dubbi dell'adolescenza
In quel periodo la filosofia fa facilmente breccia
I valori di mio padre
Un bonzo del lavoro insomma un bronzo di Riace
Ci sorrido se ripenso
E lo vedo sporco di fuliggine a tirà carbone dentro la fornace
Una scuola che ringrazio
Un nome un assicurazione cazzo l'Anco Marzio
Sono venuto su a metà tra Romolo e Numa Pompilio
A metà tra Tullio Ostilio fra e Tarquinio Prisco
I miei sogni vagavano a metà tra il Partenone
La piazza di Atene e il Pantheon delle parti nostre
Nuovi idoli tra il fumo delle macchine e le droghe
Facevano da surrogato di Giunone
Poi c'ho scritto pagine i ragazzi da guerra punica
Ballavano sotto alla fiamme di Cartagine
A volte l'euforia della conquista ti offusca la vista
E apre la pista a qualche stupidaggine
Poi abbiamo preso lo stesso mare
Ma su differenti rotte e differenti barche
La spuma delle onde ci ha fatto le mani bianche
Nel tentativo di sottrarre il filo dalle mani delle Parche
Arte, morte, stelle
Sono il mio zaino addosso
Linee fredde e nere
Come il cerchio di Giotto
Bianco, rosso e verde
Sto Colosseo è un colosso
Nietzsche, Ponzio, Voltaire
Sussurrano Dio è morto
Se questo cielo parla io ne appunterò le note
I ragazzi di una volta hanno l'orecchio per ste cose
La resilienza l'ho imparata da una luna fissa
Che mostra sempre la stessa faccia anche se indispettita
Tu mi dici è una fatica
Ercole ne ha dodici e tra queste c'era l'idra
Per me la morte è la sorte che ha avuto nonna Rita
Costretta a scorrere più lenta della sabbia dentro una clessidra
Poi l'umiliazione che al tempo eravam pedine
Praticamente un atto da ratto della sabine
D'accordo che non si può sempre vincere
Eppure a me sembrava di passare a testa bassa alle forche caudine
Una frana con le date
Mo a mio discapito ne ho un pò da ricordare
Mi salverà una donna dalle dita affusolate
Tuffandosi nel Nilo come sognano di fare il Tigri e l'Eufrate
Vado a letto con la musa
Ma allo stesso tempo quei poeti li avrei uccisi come Zarathustra
La modestia ed il sorriso come tuta
Figlio della lupa che agli audaci la fortuna iuvat
Odio i ritornelli che amino ste pagine
O le temano alla principe di Machiavelli
Non appartengo a nessun genere puro come l'etere
Un pò come una Venere di Botticelli
Arte, morte, stelle
Sono il mio zaino addosso
Linee fredde e nere
Come il cerchio di Giotto
Bianco, rosso e verde
Sto Colosseo è un colosso
Nietzsche, Ponzio, Voltaire
Sussurrano Dio è morto
Arte, morte, stelle
Sono il mio zaino addosso
Linee fredde e nere
Come il cerchio di Giotto
Bianco, rosso e verde
Sto Colosseo è un colosso
Nietzsche, Ponzio, Voltaire
Sussurrano Dio è morto

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