Noi No
Che posto di merda
Pieno di figli di papà
Che poi, se ci pensi bene, siamo figli di papà anche noi
Perché dici così?
Perché non ci manca niente, no?
Sì, non ci manca niente, ma siamo diversi dai brerini
Perché siamo andati al Prinetti
Se andavamo al Manzoni eravamo brerini anche noi
E se nascevamo in periferia?
Eravamo diversi
C'è chi è stato ammaestrato e subisce col capo chinato
Noi no
Chi non ha mai vomitato ubriaco, chi ha servito lo stato
Noi no
Chi ha amore per il potere, chi ti dirà sissignore
Noi no
Chi un'opinione la gira a seconda del vento che tira
Noi no
Erano gli anni settanta, la seconda metà
Grazie a bombe e criminalità
Mamma e papà mossero in provincia il nido
Poche cose nel frigo, non capivo, soffrivo
Mi sembrava un castigo
Tre case, l'allenatore era il prete
Il campo di grano ad aprile, a Natale il presepe
Il fosso che attraversava il paese
Pieno di roba chimica e della merda di ogni milanese
Però la tele era ottimista
Era prevista una ricrescita
C'era già in vista il crollo comunista, un'alba magica
Di famiglie belle come quelle delle pubblicità
In un mondo più fottuto di una porno star
A scuola stavo con i rifiutati, quelli considerati sfigati
Senza vestiti firmati
Gli altri tutti belli e sorridenti ma spenti
Io scrivevo sul diario il credo del mio club dei perdenti
C'è gente che le tasche si riempie
E non fa mai niente per niente
Noi no
Chi è responsabile e vigile e vive seguendo le regole
Noi no
Chi segue bene il programma, chi beve e condanna la canna
Noi no
Chi ha messo a posto la testa, chi ha rovinato la festa
Chi non vivrà da persona
Chi sarà solo un automa ma
Noi no, noi no, noi no, noi no
Noi no, noi no, noi no, noi no
Erano gli anni ottanta, la seconda metà
Dal paese a Cologno Monzese di strada ne va
Di labbra rotte e di cotte, di tagli sulle nocche
Prendendo più botte che gli orfani nei Guerrieri della Notte
Adolescenti tesi e privi di obbiettivi
Poco borghesi per i giri degli alternativi
E questa va al signorino coi dread
La mena perché ho fatto un po' di lira con il rap
E indovina chi è, stasera a cena chi c'è
Un palco dai primi novanta non manca
Concerti pieni di gente che canta
E cani della finanza
Che cadi per la fattanza o che canti nella tua stanza
Una voce sola si alza
C'è chi fa il duro per strada ma a casa ha il papi che paga
Noi no
C'è chi è ammaestrato e subisce col capo chinato
Noi no
E c'è chi odia il diverso, chi di certo c'ha il culo coperto
Noi no, noi no, noi no
Erano feste dove saltate e vi tirate capate
A volanti arrivate le canne buttate, serate
Non autorizzate organizzate nelle palestre occupate
Nel novantasei le cose sono svoltate
Il disco che vendeva, tutti i premi vinti
E già ci si chiedeva se eravamo veri o finti
Ma io non uso trucco, sono come parlo
E ho testimoni motivati di brutto disposti a raccontarlo
Che giornalmente muovo il mio sedere, tiro su il macello
E quando passo nel quartiere ancora dicono: "Vai bello"
E mi spiace per i militanti hip hop, le mamme anti rock
Ma ho il 2002 davanti e io una cosa la so
C'è chi canta e non offende, è sempre un bambino ubbidiente
Noi no
Chi beve e condanna la canna, chi segue il programma di mamma
Noi no
Chi ha amore per il potere e chi ti dirà sissignore
Noi no
E c'è chi resta composto, chi si ritrova d'accordo
Chi scrive il rapporto, chi comanda e taglia corto
Chi è felice quando scappa il morto, chi in paradiso c'ha un posto
Chi fa presto quello che gli dite e non vi ha mai risposto ma
Noi no
Noi no, noi no, noi no, noi no
Noi no, noi no, noi no, noi no