Un nastro rosso

Simone Gandini

Sara ha ciocche così bionde che ti fa impazzire
Potresti dire colorate, ma lei ti dice
Ce le ho così dalla mia nascita, che vuoi capire
Tra loro e gli occhi come il cielo, non puoi fuggire
Sara stasera è uscita con i soliti amici
C'era Michela, anche Giovanni e altri falliti
Ma si divertono un botto, quindi bevi e ridi
In discoteca, o se son stanchi negli aperitivi
Però domani tutti hanno qualche strano impegno
Tipo Giovanni dalle cinque del mattino è sveglio
Quindi la lasciano sola dentro quell'Inferno
Ma tanto lei si diverte, potrebbe andare peggio
Il problema è quando esce a tarda notte
C'è un lievissimo chiarore all'orizzonte
In lontananza un ubriaco un poco la sfotte
Ma sono solo parole di gengive sporche
Il problema è quando tutto tace, tutto tace
Sui marciapiedi sudici verso casa
Lei vorrebbe solo un po' di luce, un po' di pace
Che illumini la vita, come la strada
Sara si perde nella paura
Che qualcuno compaia e le faccia qualcosa
Ha sentito racconti, vissuto qualcosa
Come centomila urla nella sua storia
Di uomini troppo virili per essere Umani
Per fare i fighi con gli amici, o meglio i loro cani
Sì perché tendono a abbaiare dopo i risultati
Come se cacciare un fischio fosse normale
Ad un tratto la paura prende forma
C'è il suo ragazzo, o meglio, ex, lì sulla porta
Sembra Satana in persona, lei non lo sopporta
Vede negli occhi una pazzia che non si ricorda
E Sara cade nel buio e
Vorrebbe tante risposte alle mille domande
Ma non c'è nessuno
E la paura è alternata da quell'imbarazzo
Perché "c'ha un bel culo"
Vorrebbe solo qualcuno
Che tenga la mano, che tenga al sicuro
Ma c'è solo il buio
E cade nel buio e
Vorrebbe tante risposte alle mille domande
Ma non c'è nessuno
E la paura è alternata da quell'imbarazzo
Perché "c'ha un bel culo"
Vorrebbe solo qualcuno
Che tenga la mano, che tenga al sicuro
Ma c'è solo il buio, e il mondo oscuro
Là fuori, e
"Da quanto tempo, Sara, che non ci vediamo
Tipo due giorni, però, cazzo, sono lunghi
Ho avuto tempo per pensare che ti amo
Quindi adesso ho deciso che da me non lungi"
"Luca son stanca e, dai, ne abbiamo già parlato
Io non penso di voler continuare la relazione
Quindi perché ti ritrovo a quest'ora impalato
Sul mio uscio di casa, come fosse tua intenzione"
Luca parte e si avventa
È una mossa così secca che la spaventa
La schiaccia sul muro e la sua presa
Le imprime forza sul collo, quant'è stretta
Il respiro manca, la gola é stanca
Lei prova a alzarsi, ma quasi casca
La mano di Luca la stringe, quasi la schiaccia
Lei caccia un urlo di silenzio nella notte bianca
Nessuno sente perché i problemi degli altri
sono loro, quindi sbatti
In più se il mondo non va avanti
è perché siamo troppo stanchi
Per capire che se una persona porta addosso i tacchi
Non vuol dire che merita violenza da tutti gli altri
Sulla strada ora c'è un corpo steso, senza vita
Porta segni sul collo, l'ossigeno non arriva
Le sue ciocche di capelli che si mischiano all'asfalto
Sono il mondo che si piega dopo l'ennesimo sbaglio
E Sara cade nel buio e
Vorrebbe tante risposte alle mille domande
Ma non c'è nessuno
E la paura è alternata da quell'imbarazzo
Perché "c'ha un bel culo"
Vorrebbe solo qualcuno
Che tenga la mano, che tenga al sicuro
Ma c'è solo il buio
E cade nel buio e
Vorrebbe tante risposte alle mille domande
Ma non c'è nessuno
E la paura è alternata da quell'imbarazzo
Perché "c'ha un bel culo"
Vorrebbe solo qualcuno
Che tenga la mano, che tenga al sicuro
Ma c'è solo il buio, e il mondo oscuro
Là fuori c'è

Curiosidades sobre la música Un nastro rosso del Vain

¿Quién compuso la canción “Un nastro rosso” de Vain?
La canción “Un nastro rosso” de Vain fue compuesta por Simone Gandini.

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