Do Ut Nec Des

Think’d

Locuzione latina principale caratteristica di sta mistica espressione avveniristica / sradica standard letterali in replica al tuo linguaggio di plastica / macina parole in sintonia con la sinfonia della mia anima / e diventa musica con narrazione epica, esecuzione classica ma al tempo stesso senza alcuna regola / qui s’esagera, s’amplifica, la faccenda non si semplifica / do affinché tu dia, e invece cosa fai? Trattieni sulla tua scia ciò che la mia stella merita / tienimi fuori dalla tua squallida mentalità avida, aumenta tra di noi la distanza / la tua idea è rintracciabile in Satyricon, manus manum lavat, una mano lava l’altra / sti gran cazzi, voglio descriverti alcuni miei limiti е il motivo per cui non li imiti / semplicemеnte preferisci fare lo stronzo pur di raggiungere i tuoi obiettivi futili / desideri ciò che ti manca delle persone che consideri tuoi simili / e assimili i loro atteggiamenti fin quando non fingi così bene che inganni i tuoi stessi numeri / i miei errori son classificabili come malformazioni della pelle, nei / e se io li riconosco e gli altri no, non è mio pregio ma difetto altrui / voi, principalmente privi di riconoscenza e rispetto, volete ascolti il vostro lamento / voi che considerate emozioni due punti con una parentesi accanto / qui l’argomento è serio, ho e umilmente cedo, do e poi non ricevo / mi sa che chiederò fattura alla prossima inculatura, non so se mi spiego / abituato di natura a dare tutto me stesso, purtroppo molto spesso / e purtroppo troppo spesso ho in cambio carta igienica da destinare direttamente al cesso / ma nel complesso non mi lamento, si va avanti con ciò che s’ottiene / e insegno agli altri che esser scaltri è più produttivo che esser stanchi delle persone a cui si tiene / il dilemma però è proprio questo, io stesso a volte m’autodistruggo dentro / forse perché sono un coglione, o sono troppo buono, o sono il tuo tesoro che ormai hai perso

Apprezzate la mia disponibilità, la mia buona volontà, la mia costante veridicità / le apprezzate.. e poi? Quasi fosse un modo per cercare di trasmettermi serenità / io non sarò mai sereno, perché esserlo continuamente è da scemo / scelgo perennemente il bicchiere mezzo vuoto cercando di tramutarlo in pieno / preferite valutare cazzate per di più analizzate per partito preso / e le azioni più sacrificate manco le notate nonostante realizzate sotto il vostro stesso naso / riuscite a considerare normale lo stare vicino alle persone / utilizzando e-mail, skype, sms, quando vivete nello stesso comune / ma immagina.. e se tornassimo nei novanta? / niente cellulare, né alcuna presa a male virtuale, solo faccia a faccia, e basta / ora è triste, vi guardo negli occhi e non trovo risposte / e vi seppellisco con una domanda: senza internet come vivreste? / almeno io lo ammetto, il mio problema è che m’aspetto qualcosa dalle persone a cui tengo / ma evidentemente considerarli veri amici è costruire castelli di carta sotto raffiche di vento / in conclusione, non c’è morale alla lezione, solo un’amara persistente sensazione / ciò che provo ora è solo.. delusione

Curiosidades sobre la música Do Ut Nec Des del Think’d

¿Cuándo fue lanzada la canción “Do Ut Nec Des” por Think’d?
La canción Do Ut Nec Des fue lanzada en 2012, en el álbum “Disagio”.

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