Patch Adams
Ricordo quando hai ritirato l'esame
Lo sguardo freddo di chi ha detto
"Non c'è niente da fare"
Quanto per lui fosse normale
Quasi naturale
Quanto ci rimani male
Quando dice quanto ti rimane
Cambio di residenza
Via della sofferenza
Un calendario pieno di date di scadenza
Ho un fiore sulla giacca
Che mi spruzza l'acqua in faccia
Così nasconderà le mie lacrime di tristezza
Come dire non correre
Forse cadi
Paziente trenta
A letto sei
Reparto tre
Negli ospedali c'è chi vede solo cifre
Disposte lungo dieci piani
Numeri che calano
Numeri decimati
E ridi perché ho le scarpe di qualche taglia più grande
Ma cammino dove pensi che non sia così importante
Quel filo rosso che vedi non è un prelievo di sangue
Con un po' di fantasia può essere il nostro red carpet
E avrò sempre addosso quel grande naso rosso
Se mi vuoi sarò il tuo clown
E ti verrò a trovare su quel letto d'ospedale anche solo a dirti ciao
E riderò e riderai
Anche se dentro non sai quanto mi fa male
Ma ci sarò e ci sarai
Perché abbiamo ancora un sacco di cose da fare
Per farti ridere farei gli straordinari
L'orario delle visite per me non ha orari
Ed ho passato sveglio mille notti
Finchè ho smesso di contare le albe ed ho iniziato a contare i tramonti
Finchè quelle infermiere hanno imparato anche il mio nome
Sale d'aspetto in cui aspetto ore
Durante l'operazione sudavo più del dottore
La nostra cena a lume di candela è un pasto monoporzione
Ed io t'amo senza sapere come
Ma quanto
Fino a fermare la circolazione se ti abbraccio
Sono solo un pagliaccio che indossa un camice bianco
E che ti vuole fare uscire prima di uscirne matto
Mettiti una maglia che oggi andiamo all'aria aperta
Devi stare più attenta perché adesso l'aria è fredda
Non c'è fretta
Tua madre è in auto che ci aspetta
Insieme a tutto il resto della vita che ci resta
E avrò sempre addosso quel grande naso rosso
Se mi vuoi sarò il tuo clown
E ti verrò a trovare su quel letto d'ospedale anche solo a dirti ciao
E riderò e riderai
Anche se dentro non sai quanto mi fa male
Ma ci sarò e ci sarai
Perché abbiamo ancora un sacco di cose da fare