Il Treno
Arriverai, saprò che qui
Per quel profumo che si sente
Tra la gente in fila indiana
E poi sedendomi
Cominceremo a navigare
Un finestrino per viaggiare
Ed ogni lunedì
Mi siedo nello stesso posto
Per poterla rivedere
E risentire quei
Sorrisi incerti che devastano
I miei occhi che ora scrutano
Un riflesso ormai
Perché non riesco mai
Ad arrivare fino in fondo
A raccontarle i fatti miei
A dirle che
Venderei subito
Quello che ho per un suo sguardo
Pregherei immobile
Di essere tra i suoi respiri
Un attimo, un battito
Per ridere, potessi farlo
Affogherei le palpebre
Questi attimi tra le sue braccia
E ritornare poi
Da tutto quello mi lega
E che mi tiene stretto in terra
E non pensarci più
Perché è soltanto un espediente
Un meccanismo per salvare
La normalità
L'abitudine è un fantasma
E noi ci siamo addormentando
Ed è difficile
Trovare ancora quella forza
Che mi spinge a non fuggire
E a dirti che
Venderei subito
Quello che ho per un tuo sguardo
Pregherei immobile
Di essere tra i tuoi respiri
Un attimo, un battito
Per ridere, potessi farlo
Affogherei le palpebre
Questi attimi tra le tue braccia
Come eravamo
Prima che tutto si fermasse
Come guardavamo
Prima che tutto sprofondasse
Come eravamo
Quando il sonno ci trovava insieme
Dove ce ne andiamo
Ora che il silenzio ci appartiene
Venderei
Subito
Quello che ho per un tuo sguardo
Pregherei immobile
Di essere tra i tuoi respiri
Un attimo, un battito
Per ridere, potessi farlo
Affogherei le palpebre
Questi attimi tra le tue braccia
Venderei subito
Quello che ho per un tuo sguardo
Pregherei immobile
Di essere tra i tuoi respiri
Un attimo, un battito
Per ridere, potessi farlo
Affogherei le palpebre
Questi attimi tra le tue braccia