Il capolavoro

Si svegliò, guardò nell'alba e l'alba
Era lì senza memoria;
Camminò la terra ormai da anni
Senza tempo e senza storia:
E fin dove gli occhi andavano
Non un suono, non un fiore
Rise e raddrizzò le sagome
Dei suoi alberi in cartone;
Strinse in tasca i semi inutili
Come il torto e la ragione:

Nel cervello già sfumava l'ombra
E con l'ombra ci viveva...
S'infilò come abitudine
L'ago, quello di ogni sera
E i fantasmi ritornarono
Per tenerlo vivo ancora

"Dormi ora, dormi piano:
Sei bambino sui sentieri
L'orzo cresce, l'aria è buona
Proprio come ieri;
Dormi, forse c'è qualcuno
Dormi, forse non sei solo;
Dormi, è l'ultimo possibile capolavoro
Dormi, è l'ultimo possibile capolavoro"

Ma il silenzio dei fantasmi intorno
Si riempì con un rumore
E un cavallo appena nato un giorno
Lo guardò senza capire;
Annusò quel poco d'alba
Fece un passo ma cascò

Cercò per valli e giorni e mesi
L'erba e l'erba non trovò:
E sudò per farlo stare in piedi
Ci provò e ci riprovò
Qualche favola degli uomini
Ogni sera gli inventò:
Ma era disperato e inutile
Dargli fiato vicino
Era come allontanarsi un po'
La pistola di un mattino...

"Dormi ora, dormi Piano
Che le stelle vanno via;
Dormi, ti alzerai domani
Cosa vuoi che sia?
Dormi e tornerà la neve
Dormi, il grano sarà d'oro;
Dormi e vivi tu sei l'ultimo capolavoro:
Tu sei l'ultimo Possibile capolavoro"

Curiosidades sobre la música Il capolavoro del Roberto Vecchioni

¿Cuándo fue lanzada la canción “Il capolavoro” por Roberto Vecchioni?
La canción Il capolavoro fue lanzada en 1978, en el álbum “Calabuig, Stranamore ed altri incidenti”.

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