Euridice

Morirò di paura
E venire là in fondo
Maledetto padrone
Del tempo che fugge
Del buio e del freddo:
Ma lei aveva vent'anni
E faceva l'amore
E nei campi di maggio
Da quando è partita
Non cresce più un fiore ...
E canterò
Stasera canterò
Tutte le mie canzoni canterò
Con il cuore in gola canterò:
E canterò la storia delle sue mani
Che erano passeri di mare
E gli occhi come incanti d'onde
Scivolanti ai bordi delle sere;
E canterò le madri che
Accompagnano i figli
Verso i loro sogni
Per non vederli più, la sera
Sulle vele nere dei ritorni;
E canterò finché avrò fiato
Finché avrò voce di dolcezza e rabbia
Gli uomini, segni dimenticati
Gli uomini, lacrime nella pioggia
Aggrappati alla vita che se ne va
Con tutto il furore dell'ultimo bacio
Nell'ultimo giorno dell'ultimo amore;
E canterò finché tu piangerai
E canterò finché tu perderai
E canterò finché tu scoppierai
E me la ridarai indietro

Ma non avrò più la forza
Di portarla là fuori
Perché lei adesso è morta
E là fuori ci sono la luce e i colori:
Dopo aver vinto il cielo
E battuto l'inferno
Basterà che mi volti
E la lascio nella notte
La lascio all'inverno...

E mi volterò
Le carezze di ieri
Mi volterò
Non saranno mai più quelle
Mi volterò
E nel mondo, su, là fuori
Mi volterò
S'intravedono le stelle

Mi volterò perché l'ho visto il gelo
Che le ha preso la vita
E io, io adesso, nessun altro
Dico che è finita;
E ragazze sognanti m'aspettano
A danzarmi il cuore
Perché tutto quello che si piange
Non é amore
E mi volterò perché tu sfiorirai
Mi volterò perché tu sparirai
Mi volterò perché già non ci sei
E ti addormenterai per sempre

Curiosidades sobre la música Euridice del Roberto Vecchioni

¿Cuándo fue lanzada la canción “Euridice” por Roberto Vecchioni?
La canción Euridice fue lanzada en 1993, en el álbum “Blumùn”.

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