Celia de la Serna

Non scrivi più
E non ti sento più
So quel che fai
E un po' ho paura, sai
Son senza sole
Le strade di Rosario
Fa male al cuore
Avere un figlio straordinario:
A saperti là
Sono orgogliosa e sola
Ma dimenticarti...
È una parola...
Bambino mio
Chicco di sale
Sei sempre stato
Un po' speciale
Col tuo pallone
Nero di lividi e di botte
E quella tosse, amore
Che non passava mai la notte;
E scamiciato, davanti al fiume ore e ore
Chiudendo gli occhi
Appeso al cuore

O madre, madre
Che infinito, immenso cielo
Sarebbe il mondo
Se assomigliasse a te!
Uomini e sogni
Come le tue parole
La terra e il grano
Come i capelli tuoi

Tu sei il mio canto
La mia memoria
Non c'è nient'altro
Nella mia storia;
A volte sai
Mi sembra di sentire
La "poderosa"
Accesa nel cortile:
E guardo fuori:"Fuser
Fuser è ritornato"
E guardo fuori, e c'è solo il prato

O madre, madre
Se sapessi che dolore!
Non è quel mondo
Che mi cantavi tu:
Tu guarda fuori
Tu guarda fuori sempre
E spera sempre
Di non vedermi mai;
Sarò quel figlio
Che ami veramente
Soltanto e solo
Finché non mi vedrai

Curiosidades sobre la música Celia de la Serna del Roberto Vecchioni

¿Cuándo fue lanzada la canción “Celia de la Serna” por Roberto Vecchioni?
La canción Celia de la Serna fue lanzada en 1997, en el álbum “El bandolero stanco”.

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