Il sentimento delle cose

[Testo di "Il sentimento delle cose"]

E vive ancora il sentimento delle cose
Mentre noi amiamo controllare tutto
La vita i pensieri degli altri, la morte
E non amiamo neanche il pane che mangiamo
Noi non ringraziamo

Ma vive ancora il sentimento delle cose
Vivono gli alberi le case i sassi
I nostri sogni, le tv a colori, le navi senza radici
E siamo stupidi a pensare di esser soli
Senza più limiti senza più colori

Mentre noi siamo tesi a moltiplicare tutto
Mentre noi siamo tesi a moltiplicare tutto
Non riusciamo a considerare che
Le nuvole ci guardano e i mari ci controllano

Ho visto i platani parlare con le antenne
E il vento caldo confermare tutto
Io so che i treni e le radici scambiano segnali in codice
E ho sentito nettamente i cani bisbigliare
Possibile che mentre dominiamo tutto
Ricostruiamo tutto e distruggiamo tutto
Noi perdiamo la memoria e non ne sentiamo la mancanza
E intanto i pesci continuano a nuotare
Quanti libri nell'acqua per non affogare

Mentre noi siamo tesi a moltiplicare tutto
Mentre noi siamo tesi a moltiplicare tutto
Non riusciamo a considerare che
Le nuvole ci guardano e i mari ci controllano
Le piante si difendono e i libri ci feriscono
Perché manchiamo della necessaria dignità

Un camion mi ha parlato del silenzio
E ho visto un libro che stracciava banconote
Un servo muto che adorava una voce
Le nostre armi stanno architettando un ammutinamento generale
Ma a questo impero ne succederanno tanti sempre più crudeli
Ma sempre più eccitanti
Ma forse allora i sentimenti delle cose
Ci chiameranno ci sveleranno tutto
E forse ci re-insegneranno lo stupore

Curiosidades sobre la música Il sentimento delle cose del Paolo Benvegnù

¿Cuándo fue lanzada la canción “Il sentimento delle cose” por Paolo Benvegnù?
La canción Il sentimento delle cose fue lanzada en 2004, en el álbum “Piccoli fragilissimi film”.

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