Il mostro
Una mattina di sole è arrivato il mostro
la sua lingua verde sfiorava le case
i suoi occhi melmosi sembravano ciechi
inseguito da anni dalle armate crociate
viveva mangiando bambini e fanciulle
o almeno pareva
Tutti tremavano un poco a sentire l'odore
della sua squame, il regio padrone
si chiuse a palazzo con i cortiggiani
gridando che mostro bestiale disastro
bestiale disastro
In fondo era brutto e anche difforme
ma aveva una voce
diversa da tutte cantava canzoni
di gioia e d'amore
e con le sue zampe ballava felice
sulla piazza di fronte alla chiesa grande
e primi i bambini e dopo i ragazzi
e le giovani donne uscirono al sole
per vedere il mostro ballare
e ammisero che
certo diverso lo era davvero
ma molto feroce però non sembrava
la bocca era nera però sorrideva
e a tutti chiedeva vi faccio paura?
Vi faccio paura?
E tutti dicevano
in fondo no
Rimase tre giorni e il giorno di Pasqua
il sindaco e il prete usciti di casa
d'un colpo mangiò
cantò nuovi versi di gioia e d'amore
e in cielo volò