Casa mia

Stellita, Sabbione, Mendini

La casa ha il pavimento vischioso come il miele, i piedi ci si attaccano e non si riesce più a uscirne / La casa è uno zaino così enorme e gonfio sopra alle nostre spalle, che ogni movimento diventa impossibile / La casa è il rifugio ipocrita per quelli che temono le intemperie della vita / La casa è un corpo estraneo che si sostituisce al corpo di chi la abita / La casa è un circolo vizioso che non esiste senza un mazzo di chiavi / La casa è un magazzino dove si accumulano mobili e residui inutili / La casa è un diagramma che rappresenta lo stato del nostro letargo / La casa è la finzione di un idillio perduto, che non si ripete / La casa è una banca dove le persone accumulano il loro prestigio / La casa è una ottusa isola di eredi / La casa è un fortino abitato da complici o diviso fra nemici / La casa è il retro di un balcone sul quale appassiscono anemiche foglie bruciate dal sole o dal freddo / La casa è ostile alla rivoluzione del nostro comportamento / La casa è sempre troppo vicina a un’altra casa che si chiama ospedale / La casa ha sempre accanto un’altra casa da cui ascoltare una musica con nostalgia / La casa è quel tempio inviolabile che esclude le azioni che avvengono nelle altre case / La casa nasconde sempre un terrorista / La casa non è comoda come un vestito perché dentro non ci si sta bene nudi / La casa non è come quelle scarpe che ogni giorno camminano su terreni ignoti / La casa non è mai un punto di partenza ma è un punto di arrivo, dove la prospettiva è una stampa di Cézanne / La casa non è un oggetto rilassante perché ha troppe gronde, pensiline, antenne e pilastri / La casa non è onesta perché i mattoni rendono troppo denaro / La casa non è leale perché ha sempre uno sgabuzzino con la valigia pronta per partire / La casa non ha fantasia perché è priva di ali / La casa non è un luogo puro perché emette i nostri escrementi da troppi buchi / La casa non ha mai di fronte un tramonto sconosciuto / La casa non ha mai una stanza cosi accogliente come le sale di aspetto alla stazione / La casa non ha mai un corridoio simile a una landa deserta, dove credersi vagabondi / La casa ha sempre il vizio di essere arredata / La casa ha sempre un telefono in grado di colpirci nel cuore / La casa è un luogo di ordine, perche ha un lavandino, una pattumiera, un ferro da stiro e una scatola di pomodori pelati / La casa è un calendario banale per sfogliare il tempo di ogni giorno / La casa è una spia che prende memoria delle nostre azioni segrete / La casa è l’inventario della nostra attitudine a ripetere gesti uguali / La casa è il catalogo del nostro personale egoismo / La casa è quella scuola dove si insegna l’esclusione / La casa è un signore severo che sgrida i bambini con la sua tradizione / La casa è sempre fatta di stanze / La casa ha sempre troppi angoli per finte conversazioni, ha troppi attacchi per la luce, ha sempre delle scarpe di troppo / La casa ha sempre di fronte un’altra casa munita di campanello / La casa ha sempre un gabinetto troppo simile al gelo di un obitorio / La casa ha sempre una sveglia per mandarci a lavorare / La casa ci permette di essere pigri solo al sabato mattina / La casa è come un lenzuolo dove qualcuno ha già dormito / La casa ha pochi cuscini e troppi fantasmi / La casa è un insieme di muri che ci impauriscono sussurrando la vita di chi è morto fra loro / La casa contiene sempre una dose di rimorso e una dose di morte / La casa è quel cadavere dal quale usciremo cadaveri / La casa sta ferma mentre la vita si muove.

Curiosidades sobre la música Casa mia del Matia Bazar

¿Cuándo fue lanzada la canción “Casa mia” por Matia Bazar?
La canción Casa mia fue lanzada en 2011, en el álbum “Fantasia: Best & Rarities”.
¿Quién compuso la canción “Casa mia” de Matia Bazar?
La canción “Casa mia” de Matia Bazar fue compuesta por Stellita, Sabbione, Mendini.

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