Clandestino

E speriamo, speriamo
Che non mi veda il capitano
Perché son partito clandestino su questa nave
E speriamo, speriamo
Che non lo venga a sapere
Perché sono un sognatore e lui proprio non mi può vedere
Non lo considera un bel mestiere
Non mi considera un passeggero regolare
Di quelli che hanno il lasciapassare per la porta principale
Io non sono come gli altri, io no che non lo posso fare

E allora se si vuole continuare a navigare
Bisogna farlo di nascosto anche se hai un mondo da dare
Che vive nel tuo cuore, che vive lontano dal grande rumore
Che fa quella gente che sta sul ponte e insegue da sempre il grande miraggio del niente

Io preferisco restare qui sotto e viver così questa vita mia
Certo si rischia ma è più dignitoso che cedere al fascino vuoto dell'ipocrisia
Voglio poi dire che il tempo mi avrà fatto abituare
Ma io non trovo nemmeno brutta la stiva buia di questa nave
Spero comunque che il capitano non mi venga mai a cercare
Perché si sa che i clandestini poi li buttano nel mare
E giù c'è già pronto il pescecane che approfitta della situazione
Mette una croce sui tuoi giorni e la sua coscienza non fa obiezione

E speriamo, speriamo
Che non venga il capitano
A rubare questa notte dai miei sogni
Quella stella così bella che mi illumina la via
Dolce sposa del mio tempo, dolce signora utopia

Curiosidades sobre la música Clandestino del I Ratti Della Sabina

¿Cuándo fue lanzada la canción “Clandestino” por I Ratti Della Sabina?
La canción Clandestino fue lanzada en 2001, en el álbum “Cantiecontrocantincantina”.

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