La Festa
[Testo di "La Festa"]
E poi mi sono alzato quasi bene
Con un’allegria molto cittadina
Con quegli strani struggimenti
Da domenica mattina
L’odore del giornale è sempre un’emozione
Non leggo le notizie, non ci ho testa
Aspetto il pomeriggio con furore
Del resto anche aspettare fa parte della festa
E questa allegria solitaria
Si espande alla gente alle cose
Si mescola nell’aria
Son proprio dei poeti gli uomini
Son proprio teneri e incantati
Non riesci più a strapparli alle loro speranze
Ci sono incollati
Seduti in assolati ristoranti
Che hanno le terrazze proprio sopra il mare
C'è come un’atmosfera più leggera
Che si unisce al gusto del mangiare
Oppure in una fiera
Felici come si ringiovanisse
Coi pesciolini rossi
E con le solite montagne
Che non sono russe
Con i fuochi artificiali e le paste
Tutto ritorna fuori
Sono rutti di gioia le feste
Sono pieni di energia gli uomini
Son proprio sani e scatenati
Non riesci più a strapparli alla loro allegria
Ci sono incollati
E poi c’è l’orgia delle discoteche
Dove ti butti e balli come un matto
È irresistibile e persino chi non vuole
Si dimena si dondola tutto
La musica da ballo
È l’unico linguaggio che riunisce il mondo
C’è chi ci gode smisuratamente
E c’è chi si lamenta della vita
Sgambettando
E oltre le note si avverte
Il senso dell’aria senza note
Che è l’aria della morte
Son pieni di risorse gli uomini
Sono animali liberati
Non riesci più a strapparli alle loro emozioni
Ci sono incollati
E poi c’è il salariato del piacere
Che propina storie colorate e grasse
Un bel film con dentro tutti gli ingredienti
Che piacciono alle masse
Che stanno lì inchiodate
E si divoran tutto senza protestare
Gli si potrebbe dare in premio
Un bel barattolo di merda
Per duemila lire
E senza esitare un momento
Sarebbero pronti a scannarsi
Per quel divertimento
Son proprio deficienti gli uomini
Ormai son proprio devastati
Non riesci più a strapparli alla loro idiozia
Ci sono incollati