Piccole Cose

GIOVANNI LUCA PICARIELLO

La tua vita è il centro dell'universo come una scatola vecchia
Cartone con tutte le emozioni all'interno
E scegli da solo quando vuoi togliere il coperchio
Binari che corrono, estremi paralleli non si incontrano mai
persone che si perdono e tempo che non sanno investire
si sfiorano solo come le lettere del braille
Nascosti come briciole in un sedile
E coi bisogni più grossi con cui interagire quando i bisogni più piccoli
Subiscono un bypass che alla lunga ci incolla le dita
È un groppo in gola
È un blocco alla bocca dello stomaco, un colpo con il calcio di una pistola
Guardi il centro delle tue attenzioni e il resto lentamente si scora
Tu che vedevi così bene i tuoi difetti
Hai lasciato che anche lei se ne andasse e in effetti
gli effetti sono troppi da mettere in conto
oltre un viso che era glabro ora è incolto
E i vestiti su una sedia che crescono
E i pensieri così assurdi che ti freddano
Così perfetto nell'ordinario, che l'hai fatto diventare normale
Così metodico e puntuale che il tuo straordinario è diventato banale
Così minimale da badare soltanto all'essenziale senza chiederti dov'eri a mancare
Con le tue mancanze di rispetto e le tue teorie così uguali che ragionavi a specchio
Il tuo futuro certo ora è un presente distrutto che devi declinare all'imperfetto

Sono le piccole cose, quelle che ci servono
Piccole cose, briciole di vita che si perdono
Piccole cose, quelle che cambiano il passo al giorno prima di chiudere gli occhi al mondo
Sono le piccole cose, quelle che ci servono
Piccole cose, briciole di vita che si perdono
Piccole cose, quelle che cambiano il passo al giorno prima di chiudere gli occhi al mondo

E allora vai tra pedoni che ti sembrano birilli
Pensa a tua moglie nel traffico, coi tue figli
Uno dei due fa già il classico, l'altro è una peste brava a saltarvi sul materasso
Il mutuo che ti ha dato un tetto in passato è ancora aperto ma l'hai quadi cancellato
Tu che eri il centro degli amici, un vetro che la fretta e i fatti della vita hanno appannato
Quando hai preso come sgarbo ogni divergenza, ora ti trovi solo con la tua diffidenza
Hai atteso che il telefono squillasse, quando eri tu a dover alzare la cornetta
Ti senti pieno da scoppiare, ma accusi il vuoto e non cuoi sprofondare, un vuoto con le sue sfumature e una rabbia che indossi come un'altra delle tante armature

Sono le piccole cose, quelle che ci servono
Piccole cose, briciole di vita che si perdono
Piccole cose, quelle che cambiano il passo al giorno prima di chiudere gli occhi al mondo
Sono le piccole cose, quelle che ci servono
Piccole cose, briciole di vita che si perdono
Piccole cose, quelle che cambiano il passo al giorno prima di chiudere gli occhi al mondo

Curiosidades sobre la música Piccole Cose del Ghemon

¿Cuándo fue lanzada la canción “Piccole Cose” por Ghemon?
La canción Piccole Cose fue lanzada en 2007, en el álbum “La Rivincita Dei Buoni”.
¿Quién compuso la canción “Piccole Cose” de Ghemon?
La canción “Piccole Cose” de Ghemon fue compuesta por GIOVANNI LUCA PICARIELLO.

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