Sono Stufo Di Vedere Quelle Facce Alla Tivvù-ù-ù
(Francesco Baccini)
Sono stufo di vedere quelle facce alla tivvù-ù-ù-ù-ù-ù-ù-ù
Sempre uguali sempre quelle che ti danno anche del tu-ù-ù-ù-ù-ù-ù-ù-ù
Baudo Frizzi e Fiorello mi si appanna il cervello
Maik Bongiorno e Castagna la solita lagna-a-a uuuuuh-yeahhhhh
Sono stufo di vedere i comizi alla tivvù-ù-ù-ù-ù-ù-ù-ù
Sempre uguali sempre quelle che ti danno anche del tu-ù-ù-ù-ù-ù-ù-ù-ù
Fini Bossi Maroni mhanno rotto i coglioni
DAlema e Casini fan paura ai bambini
Ma poveri bambini
Allora io
Accendo la radio, è più salutare
E leggo un bel libro che non fa mai male
E invito gli amici quando voglio parlare e quando voglio saltare
Accendo la radio, è più naturale
E leggo un bel libro che mi fa pensare
E guardo la luna quando voglio sognare e quando voglio cantare
Ah-ah-ah-aha
uuuuuuh-yeahhhhhhhhhhhhhhhhh
Sono stufo di vedere quelle oche alla tivvù
Quà-qua-qua-qua-qua-quàqquà-qua
Tutte fighe, tutte uguali ma non sanno dire bù-ù-ù-ù-ù-ù-ù
Marini Ambra e Noriega, è più eccitante una
BIIIIIIIP
Anna Falchi e la Sciffer sono donne dipinte, sì
Peccato che siano finte
Sono stufo di vedere i processi alla tivvù-ù-ù-ù-ù-ù-ù-ù
Giù valanghe di parole per il gol che non cè più-ù-ù-ù-ù-ù-ù-ù-ù
Mentre fuori per strada cè qualcuno che crepa
Qualcuno che piange e si dispera, magari si fa una
peraaaaa
Allora io
Accendo la radio, è più salutare
E leggo un bel libro che non fa mai male
E invito gli amici quando voglio parlare e quando voglio saltare
Accendo la radio, è più salutare
E leggo un bel libro che mi fa pensare
E guardo la luna quando voglio sognare e quando voglio cantare a-a-à
Accendo la radio, accendo la radio, accendo la radio
Accendo la radio, accendo la radio, accendo la radio
E spengo la tivvù
Accendo la radio, accendo la radio
e fallo pure tu
Accendo la radio, accendo la radio
e spengo la tivvù
Accendo la radio, accendo la radio
e fallo pure tu
Accendo la radio, accendo la radio
e spengo la tivvù
Accendo la radio, accendo la radio
e fallo pure tu
Accendo la radio, accendo la radio
e spengo la tivvù