Ragazza di campagna
Chiudi a chiave la porta, mi fai un poco pena
Un ceffone sul viso, a letto senza cena
Quel rossetto a tuo padre non è andato giù
E ti bruciano ancora quelle cinque dita
Mentre asciughi gli occhi, ma non sei pentita
Babbo me la paghi, domani scappo via
Ti avvicini allo specchio, sfili via la gonna
Mica male le gambe, sembri già una donna
Un bottone e poi un altro
E la camicia et voilà, vola sopra il comò
E le scarpe più o meno la stessa fine
Quelle calze pian piano come hai visto al cine
Poi ti alzi in piedi e quel che avevi non l'hai più
Guardi in giù se il tuo seno è un po' di più
Se è un po' cresciuto
Tiri su i tuoi capelli, fai le facce strane
Come in un film muto
Sarà peccato, giuro non lo faccio più
Caro Gesù, Giuseppe e Maria
Siate la salvezza dell'anima mia
La camicia da notte, quella di tua nonna
Poi ti soffi il naso, metti a posto la gonna
Togli via il rossetto e con l'acqua del catino
Ci annaffi i lillà
Ti fai un giro di valzer con il tuo cuscino
Fai a metà del pane con il canarino
Poi con un gran salto fin sopra il letto, oplà
Ecco qua, come cena pane ed unghie, non ti piace
Cosa fa quel fumetto, poi ti va
Perché l'attore è bello e audace
Il segno della croce e poi lo metti via
Caro Gesù, Giuseppe e Maria
Vi dono il cuore e l'anima mia
Fissi a lungo un trave, ma che hai da pensare?
La faccenda è grave, tra molliche e zanzare
Pancia sotto di fianco, bevi un sorso d'acqua
Ti rigiri, ma dentro cos'hai?
E poi per guardarti ancora nello specchio
Tiri su la camicia, ti alzi su in ginocchio
C'è un rumore, smorzi il lume
E buonanotte al secchio
Trattenere il fiato era stata dura
Fermo lì a guardare dentro la fessura
Poi t'inciampo in qualcosa
Che razza di figura
E chissà chi hai creduto fosse nel solaio
Se già dormi o ridi, cosa fai nel buio
Zitta con tuo padre
Sennò succede un guaio