AVƏRNA

Mi racconto a me stesso è solo un’altra ferita
Che un’altro gin tonic disinfetterà
Ho odiato tanto l’inverno
Ma poi d’inverno chi mi scalderà
Riaccenderò di nuovo quella fiamma
Anche se hai chiuso le porte
È venerdì e il bere mi chiama
Cercherò qualcuno che non sei te
Ma non mi mancherai più..
E poi, e poi, e poi
Lasciami come vorresti trovarmi
Non ti dirò sei stata la peggiore
non ho più niente da dedicarti
Vorrei tornare a tanti anni fa, senza te senza me
Ma con la sindrome di Peter pan
Come quando eri nessuno e non bevevo
Come quando ero nessuno io te lo giuro
Ti offro una birra ghiacciata come il cuore
Senza inciampare nei tuoi soliti cambi d'umore
Non ti offro l'amaro, l'Averna è finita
Perché di amaro c'è soltanto la vita
Mi terrò i pensieri in tasca
Come d'inverno per scaldarmi le mani
Affogherò i pensieri in una vasca
Ti cercherò ma saremo estranei
Ci racconteremo bugie per arrivare alla sera
C'è chi ama e chi spera, c'è chi si dispera
E poi, e poi, e poi
Lasciami come vorresti trovarmi
Non ti dirò sei stata la peggiore
non ho più niente da dedicarti
Vorrei tornare a tanti anni fa, senza te senza me
Ma con la sindrome di Peter pan
Come quando eri nessuno e non bevevo
Come quando ero nessuno io te lo giuro
Il treno passa, ma non ti aspetto
Mi faccio troppi viaggi, non c'è nulla di certo
Ho gli occhi rossi, non è colpa del cloro
Il letto è troppo grande per dormire da solo
E poi, e poi, e poi
Lasciami come vorresti trovarmi
Non ti dirò sei stata la peggiore
non ho più niente da dedicarti
Vorrei tornare a tanti anni fa, senza te senza me
Ma con la sindrome di Peter pan
Come quando eri nessuno e non bevevo
Come quando ero nessuno io te lo giuro
Io te lo giuro